Presso il castello di Novara è in corso, fino al 2 giugno prossimo, una mostra, visitabile gratuitamente, dedicata all’opera dell’architetto milanese Angelo Mangiarotti (1921-2012).
L’esposizione, intitolata Angelo Mangiarotti. La tettonica dell’assemblaggio, è stata realizzata nel 2015 dall’Accademia di architettura di Mendrisio dell’Università della Svizzera Italiana e, dopo essere stata ospitata presso diverse sedi svizzere, arriva ora in Italia grazie alla collaborazione della Fondazione Castello visconteo-sforzesco di Novara e con la promozione del Comune di Novara e dell’Ordine degli Architetti PPC delle province di Novara e del Verbano – Cusio – Ossola.

Foto: ©Giulio Sampaoli / Università delle Svizzera Italiana.

Curata da Franz Graf e Francesca Albani (assistenti dei curatori: Giulio Sampaoli e Alessandra Buggio; coordinamento: Stefania Murer), la rassegna di Novara presenta alcune importanti architetture progettate dall’architetto – ma anche designer e scultore – milanese, che hanno influenzato il panorama culturale italiano del secondo dopoguerra.

Foto: ©Giulio Sampaoli / Università delle Svizzera Italiana.

Appassionato sostenitore della prefabbricazione e del cemento armato, Mangiarotti si confronta nel corso della sua carriera professionale con diversi temi tipologici, tra cui la residenza borghese (il condominio), i luoghi di lavoro e gli spazi espositivi.
Le sue opere costruite propongono un linguaggio architettonico caratterizzato da forme sostanzialmente sobrie e regolari, non legato soltanto alla funzione, e che “trae la propria forza e unicità dalla tettonica dell’assemblaggio”.

Foto: ©Giulio Sampaoli / Università delle Svizzera Italiana.