La mostra Cristián Undurraga. Architettura cilena in conflitto, allestita alla Casa del Mantegna per Mantovarchitettura 2025, propone una rilettura dell’opera dell’architetto cileno a partire dal tema del conflitto, una condizione radicata nella storia contemporanea del suo Paese e, di conseguenza, nella sua pratica progettuale. Il tema scelto per questa dodicesima edizione della manifestazione promossa dal Polo di Mantova del Politecnico di Milano, “Architettura e conflitto”, trova così una declinazione nell’esperienza dello studio Undurraga Devés Arquitectos, attivo a Santiago del Cile dal 1978.
Case dei Mapuche a Huechuraba, Cile.
L’esposizione raccoglie disegni, modelli, video e materiali di progetto che mettono in luce il ruolo attivo dell’architettura nei contesti conflittuali. Le opere, articolate in tre ambiti tematici – conflitto con le popolazioni indigene, conflitto sociale e politico, conflitto urbano –, sono distribuite lungo un percorso organizzato in sezioni: Intrecci, Prima della città, Storia di un conflitto, Città e politica. Lo scontro, Dialogo culturale, Conflitto urbano, Abitare sociale. Ne emerge un quadro articolato della ricerca di Undurraga, incentrata sull’architettura come strumento critico e trasformativo.
Cappella del Ritiro, Los Andes Valley, Cile.
Tra i progetti esposti figurano il Santuario del padre Alberto Hurtado (1994-95), le abitazioni sociali “Ermita di San Antonio” (1998-2000), il Museo delle Arti Visive MAVI-UC (1999-2000), il Memoriale del Libertador Bernardo O’Higgins (2004-05), il Centro culturale La Moneda (2004-05), le case dei Mapuche a Huechuraba (2009-2011), il Museo Violeta Parra (2011-13) e il padiglione del Cile all’Expo di Milano 2015, testimonianze di un impegno costante su temi di rilevanza sociale e pubblica.
Padiglione del Cile all’Expo di Milano 2015.
La rassegna sottolinea anche il legame tra la cultura architettonica cilena e quella italiana, riferimento importante per la generazione di Undurraga nella fase di ricostruzione civile e culturale successiva alla dittatura. Dal 2019 l’architetto cileno è visiting professor al Politecnico di Milano, presso il Polo territoriale di Mantova.
L’allestimento della mostra, curata da Massimo Ferrari e Claudia Tinazzi con il contributo di Alba Marcela Britez Cordoba e Annalucia D’Erchia, e la collaborazione di Arianna Huaman, Giulia Martinelli e Alexia Melzi, valorizza l’articolazione della Casa del Mantegna.
Nel cortile, una serie di disegni affissi alle finestre rende omaggio alla tela di juta La huelga de los campesinos, opera dell’artista cilena Violeta Parra, evocando il legame tra arte, identità popolare e giustizia sociale che attraversa l’intero lavoro di Undurraga.
Foto: ©weArch.
English Summary
The exhibition Cristián Undurraga. Chilean Architecture in Conflict, held at Casa del Mantegna as part of Mantovarchitettura 2025, explores the work of Chilean architect Cristián Undurraga through the lens of conflict – a theme deeply rooted in the recent history of his country and central to his design practice. Through drawings, models and historical materials, the exhibition reflects on the role of architecture within three major fields of tension: indigenous conflict, social and political conflict, and urban conflict. A selection of key projects – such as the MAVI-UC Museum, the La Moneda Cultural Center, and the Chilean Pavilion for Expo Milano 2015 – illustrates how Undurraga interprets architecture as a tool of social engagement and cultural responsibility. The exhibition also highlights the enduring connection between Chilean and Italian architectural culture.
Foto: ©weArch.