Nei giorni sabato 5 e domenica 6 maggio si svolgerà a Milano, e in piccola parte anche a Vigevano, la terza edizione di “Open House Milano”, evento internazionale, che ormai coinvolge, attraverso il circuito “Open House Worldwide”, più di 40 città dei 4 continenti, tra le quali, Open House London, New York, Oslo, Madrid, Buenos Aires, Prague, Mexico City e anche le italiane Roma e Torino.
Con cadenza annuale “Open House” permette ai semplici cittadini di visitare gratuitamente, con il supporto di guide specializzate e volontarie (progettisti stessi, studenti, cultori d’architettura), edifici pubblici e privati dal notevole valore architettonico usualmente non accessibili al pubblico.

Il programma dell’edizione 2018 di “Open House Milano” offre ai visitatori oltre 100 edifici e siti architettonici, suddivisi lungo i 6 “sestrieri”, che “anticamente si aprivano dalle porte del Broletto (Piazza Mercanti) dando vita a raggiere dai confini labili, in cui si sviluppavano modi di vivere, luoghi e tradizioni”, precisamente: Porta Orientale, Porta Romana, Porta Ticinese, Porta Vercellina, Porta Comasina e Porta Nuova. Inoltre, quest’anno l’evento si apre anche fuori dai confini amministrativi cittadini in quanto il sestiere di Porta Ticinese si estende fino a Vigevano.

Le visite agli edifici e ai siti – suddivise in libere e su prenotazione – avvengono secondo le seguenti modalità: “accesso senza prenotazione per ordine d’arrivo; accesso con prenotazione tramite registrazione al sito (posti limitati); accesso tramite rush-line nei siti con prenotazione, ovvero sostituendo le persone che, pur registrate, non si sono presentate al sito”.

Infine, quest’anno l’iniziativa è patrocinata anche dall’Ordine degli Architetti PPC di Milano che “propone una serie di itinerari integrati (clicca qui) nel più vasto programma Open House, il cui completamento sarà valido per il conferimento dei crediti formativi professionali”.