Si inaugura l’8 luglio, presso lo Spazio Mostre Archivi Storici ASAB del Politecnico di Milano, l’esposizione O. M. Ungers. La costruzione del luogo urbano. La rassegna milanese conclude il trittico espositivo dedicato all’opera dell’architetto tedesco – inaugurato nel 2015 con Prime Case e proseguito due anni dopo con Progetti Programmatici – e nato dalla collaborazione tra l’Ungers Archiv für Architekturwissenschaft di Colonia e gli Archivi Storici del Politecnico.

Oswald Mathias Ungers, Biblioteca regionale del Baden, Karlsruhe, Germania, 1980-84.

La terza mostra del ciclo presenta tre importanti opere della carriera professionale di Oswald Mathias Ungers (1926-2007): il Museo tedesco di architettura, Francoforte, 1979-84; la Biblioteca regionale del Baden, Karlsruhe, 1980-84; la Fiera di Francoforte, 1980-84.
Si tratta di opere pubbliche costruite nei primi anni Ottanta in contesti urbani conformati, che segnano una nuova fase nella ricerca morfologica del progettista tedesco, “messa a confronto con la realtà della città contemporanea e le sue necessità concrete”.
Le tre realizzazioni di Ungers “partendo da un approccio tematico, mirano a completare la forma urbana – intesa come forma costruita, come complesso insieme di spazi urbani e volumi architettonici – e danno una interpretazione precisa al programma concreto e al contesto morfologico”.

Oswald Mathias Ungers, Fiera di Francoforte, 1980-84.

L’esposizione è curata da Stefan Vieths, prodotta da Archivi Storici del Politecnico di Milano – Chiara Pesenti, Claudio Camponogara, Sabrina Contu, Laura D’Ambros, Vincenzo Ficco, Luciana Gunetti, Cristina Mandelli, Marco Vitale – e Ungers Archiv für Architekturwissenschaft – Sophia Ungers, Bernd Grimm, Anja Sieber-Albers.

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Oswald Mathias Ungers, Museo tedesco di architettura, Francoforte, Germania, 1979-84.