G124, Palazzo Giustiniani, piano primo, stanza 24. Con questo nome, Renzo Piano in veste di Senatore a vita lancia nel 2014 il gruppo di lavoro sulle periferie delle città italiane. Il progetto si è arricchito quest’anno, per la prima volta, della collaborazione con le università: quattro gli atenei coinvolti, Politecnico di Milano, La Sapienza di Roma, Università di Padova, S.D.S. Architettura dell’Università di Catania.

Per Milano, il team di giovani architetti neolaureati è tutto al femminile: Maria Giulia Atzeni, Alessia Cerri e Sara Anna Sapone, guidate dalla tutor e docente del Politecnico Raffaella Neri.
In qualità di architetti condotti, la prima azione intrapresa è stata l’esplorazione delle periferie milanesi, con mezzi pubblici e a dorso di bicicletta, per comprenderne il variegato sistema di realtà urbane e locali.
Grazie a questa personale riscoperta del territorio e delle sue problematicità, il team è infine approdato nel quartiere di Niguarda, periferia nord di Milano. Dotato di grandi poli urbani, influenzato dai vicini interventi di riqualificazione e ricco di potenzialità ancora inespresse, resta ad oggi un quartiere povero di luoghi di aggregazione.

Progetto. ©G124 – Politecnico di Milano. (cliccare sull’immagine per consultare la galleria fotografica)

L’occasione per rispondere a questa necessità, evidente anche grazie al dialogo con gli assessori di Municipio 9, si è presentata in via Ciriè 9: una ex scuola primaria, progettata a fine anni ’50 dall’architetto Gandolfi a servizio del quartiere popolare Ca’ Granda. Questo grande edificio, circondato dal verde, ospita ad oggi vari inquilini: diverse associazioni legate al sociale, una scuola professionale e una compagnia teatrale.
Ciò che mancava era una reale condivisione degli spazi, molto spesso trascurati e per questo sottoutilizzati. Il primo passo del team G124 è stato quello di relazionarsi con tutte le associazioni e gli enti che abitano questo strano condominio. La scelta conseguente è stata quella di occuparsi dei luoghi collettivi, spazi chiave quali l’atrio, la sala teatro e il giardino, che potessero generare un effetto domino sulla qualità e sul senso di appartenenza del luogo, aprendo il centro a nuovi usi e attività condivise.

Fasi di lavoro. ©G124 – Politecnico di Milano. (cliccare sull’immagine per consultare la galleria fotografica)

Per l’atrio d’ingresso, si è lavorato sul senso di riconoscibilità e sull’accoglienza. Grafiche colorate in arancio guidano l’occhio dalla porta d’ingresso al grande pannello informativo, che recita i nomi di enti e associazioni presenti ai vari piani. Un angolo lettura con divano e libreria per book-sharing offre uno spazio per stare, realizzato grazie ad arredi recuperati dal deposito del Comune di Milano.
La sala teatro, aperta sul grande giardino comune, ha visto realizzata la sua vocazione a spazio condiviso. Un palchetto dipinto in arancio è protagonista, realizzato grazie alla donazione della ditta locale Timedile, offrendo lo spazio ideale per feste, danze e piccoli concerti. Una nuova illuminazione accompagna colore e arredo, come le tende argentate che modulano la luce, anch’esse recuperate dal deposito comunale.
Il grande giardino, infine, è stato l’occasione per rilanciare la socialità nel quartiere. Grandi vasche gialle per orti comunitari, realizzate grazie alla donazione del Politecnico di Milano, saranno inaugurate in primavera, ricollegano l’ala sud all’ala nord del giardino, invitando all’incontro e alla condivisione tutti gli utenti del centro.

Foto: Alessandro Lana ©G124 – Politecnico di Milano.
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Queste piccole azioni sostenibili sono state possibili grazie alla donazione di varie aziende (Mapei, Maya, Trecerri, Centroedile), al riuso creativo e al lavoro di autocostruzione intrapreso con gli studenti del Politecnico di Milano e gli utenti del centro.
L’edificio è divenuto così la “Casa di Quartiere”, riferimento per la comunità che lo circonda.
L’inaugurazione del progetto è stata l’occasione per una grande festa, organizzata con il Municipio 9 e tenutasi lo scorso 20 novembre, che ha reso partecipi tutte le associazioni del centro con mercatini solidali, buffet offerto dall’Istituto Lagrange, danze e musica dal vivo.

Inaugurazione. Foto: Alessandro Lana ©G124 – Politecnico di Milano.
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L’intenzione sottesa è che col lavoro sul piccolo si possa cambiare il grande.
Stringere, con questo progetto, un nodo di una rete più ampia, fatta di socialità e visioni che rilancino al futuro. La più significativa sarebbe la realizzazione di un grande giardino attrezzato lungo l’area verde di via Racconigi dotato di camper, che possa essere di supporto alle famiglie dei degenti del vicino Ospedale Niguarda.

Senato della Repubblica, 28 novembre 2019. Foto: ©G124.
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