Inaugurata all’inizio del mese di luglio, la rassegna antologica Somaini e Milano rende omaggio all’opera artistica e alla figura dello scultore Francesco Somaini (1926-2005), dagli anni della formazione all’Accademia di Belle Arti di Brera, fino all’ultima stagione di opere a grande dimensione. Promossa da Comune di Milano | Cultura, Palazzo Reale, Museo del Novecento e Fondazione Somaini, e curata da Fulvio Irace, Luisa Somaini e Francesco Tedeschi su progetto di Enrico Crispolti, la mostra si sviluppa presso tre sedi espositive, dedicate ciascuna a un differente tema.

Francesco Somaini, Monumento ai Marinai d’Italia, 1967, bronzo (Milano, Largo Marinai d’Italia).

Così, al Palazzo Reale (La scultura, a cura di Luisa Somaini e Francesco Tedeschi) si può ammirare la parte più importante dell’opera professionale di Somaini, quella sulla scultura, al Museo del Novecento (Gli incontri, a cura di Danka Giacon e Luisa Somaini) si possono indagare le sue collaborazioni con alcuni protagonisti della cultura milanese, mentre la Fondazione Somaini (Oltre la scultura: la città, a cura di Fulvio Irace e Luisa Somaini) presenta i numerosi progetti e visioni metropolitane elaborate dal maestro sulla città. Completa la rassegna l’installazione Sviluppo di un’opera antropomorfica, del 1979, che, in piazzetta Reale, funge da richiamo visivo a questa importante e interessante iniziativa culturale.

Francesco Somaini, Progetto per una sistemazione della Piazza Duomo di Milano con una piazza a più piani per manifestazioni, 1970, inchiostro su carta.

Presso le sale del Palazzo Reale sono esposte settanta sculture (oltre ai bozzetti sulla gestazione del Monumento ai Marinai d’Italia di Milano), che documentano le varie fasi della ricerca teorica, formale e tecnica di Somaini, a partire dal periodo formativo, passando “dall’aggiornamento alle esperienze d’Oltralpe, dall’adesione al MAC – Espace alla grande stagione informale, dalla riflessione sul rapporto tra scultura, architettura e contesto urbano con l’avvio di diverse tipologie plastiche (sculture/architetture e installazioni binarie composte da una matrice scolpita e da una traccia figurata), fino all’ultima stagione caratterizzata dalla riscoperta del mito”.

Francesco Somaini, Sfinge di Manhattan: Proposta per la costruzione di un centro di spettacolo e di studi audiovisivi, 1974, fotomontaggio.

Il Museo del Novecento ospita più di cento “pezzi” (disegni, progetti, modelli, sculture, dipinti, fotografie), che testimoniano la collaborazione di Somaini con artisti e architetti a lui contemporanei, tra cui Lucio Fontana, Ico Parisi, Giorgio Bassani e Luigi Caccia Dominioni, con cui intrattenne un lunghissimo sodalizio professionale; e, poi, anche con i fotografi Giorgio Casali, Ugo Mulas e Enrico Cattaneo, le cui immagini ci svelano il suo atelier e laboratorio creativo a Lomazzo.

Francesco Somaini, Torri: i simboli minacciosi del potere non cambiano, (1977), fotomontaggio.

La parte espositiva allestita presso la sede della Fondazione Somaini presenta, attraverso un centinaio di documenti originali (progetti, fotomontaggi, modelli, sculture, disegni) le riflessioni e il rapporto di Somaini con la città e le grandi metropoli mondiali. Anche se le visioni architettonico-urbanistiche esposte – progetti per New York, Düsseldorf, Duisburg, Parigi, Milano, Bergamo, Como, Mantova – denotano una dose di radicalità utopistica. Allo stesso tempo emanano anche tanto fascino e curiosità, tanto è vero che non ci si può esimere dal chiedersi come sarebbero oggi quei luoghi e piazze se le avessero veramente realizzate.

Francesco Somaini, Il Lago riconquista la piazza, (1978), stampa colorata.

La rassegna Somaini e Milano viene accompagnata da un nutrito programma di incontri e di percorsi, da svolgere in città e in Lombardia, oltre che da un libro-catalogo, a cura dei tre curatori, di 272 pagine, pubblicato dall’editore Electa.