Nel paesaggio affascinante della Sicilia nord-orientale, tra agrumeti e cenere lavica, si colloca il progetto di questo spazio abitativo ad un piano, con ampie vetrate che si aprono sulla natura. L’edificio è parte di una vasta proprietà agricola che vede, al centro, l’antica casa padronale e, intorno, aree boschive e aree coltivate.
Il paesaggio, che va dal mar Ionio all’Etna, è di una bellezza aspra e disarmante, caratterizzata dalla coesistenza di due territori nettamente differenti: uno tipicamente vulcanico, con colate laviche datate o recenti, l’altro coltivato con vigneti, frutteti e ulivi.

Foto: Lamberto Rubino.

L’incarico, inizialmente, riguardava la sistemazione delle aree esterne che circondano la casa e la piscina, in seguito ad un precedente intervento che era rimasto incompiuto.
La piscina a raso si configurava come una struttura ancora da ultimare, a sbalzo su un dislivello, con una zona sottostante parzialmente interrata e inutilizzata che avrebbe dovuto essere destinata a deposito per le attrezzature agricole.

Pianta quota 0.

Questo spazio, che si apre direttamente sulla quota inferiore del giardino, è un punto di snodo tra una zona boscosa sul retro ed un agrumeto che segue il piano inclinato della collina. Il dislivello è accompagnato da muri a secco in pietra lavica che disegnano piccoli terrazzamenti.

Foto: Lamberto Rubino.

Si tratta di una posizione privilegiata, appartata e allo stesso tempo aperta verso il paesaggio sottostante e verso il mar Ionio. Per questa ragione è stato proposto di valorizzare questo ambito di risulta trasformandolo in una sorta di depéndance, uno spazio da vivere o per ospitare amici, un rifugio in cui isolarsi, un osservatorio sul paesaggio.

Foto: Lamberto Rubino.

La fusione tra architettura e natura è alla base del progetto, pochi elementi dal design essenziale hanno la funzione di definire uno spazio interno che mantiene però una forte continuità visiva e materica con il paesaggio circostante.

Foto: Lamberto Rubino.

Il risultato è una piccola abitazione appoggiata sul fianco della collina, con una piscina in copertura e con ampie vetrate che si aprono sulla campagna circostante.
La posizione arretrata delle vetrate, rispetto al limite della struttura soprastante, genera un patio coperto che è parte integrante della casa ma anche del giardino. Il patio, è, a sua volta, delimitato da pannelli frangisole in listelli verticali di legno che hanno la funzione di modulare il rapporto interno/esterno.

Foto: Lamberto Rubino.

La parete frangisole può chiudere completamente lo spazio, può filtrare parzialmente la luce con diverse inclinazioni dei pannelli o si può aprire del tutto grazie ad un sistema di scorrimento, rotazione e impacchettamento dei moduli che compongono la struttura.
Il vano tecnico a servizio della piscina (che confina con lo spazio abitativo) è delimitato da un rivestimento fisso in listelli verticali che si integra con il sistema frangisole in modo da generare un fronte continuo.

Foto: Lamberto Rubino.

Lo spazio interno è continuo, con pochi elementi che definiscono in modo fluido le diverse aree funzionali, zona giorno e zona notte sono filtrate da elementi in arredo e da pannelli scorrevoli.
Internamente sono stati utilizzati pochi materiali che riprendono quelli presenti all’esterno: il legno come rivestimento a parete e nelle doghe del controsoffitto; la pietra lavica che riveste la parete di fondo, in continuità con i muri a secco esterni; il pavimento in graniglia grigia, che riprende la ghiaia presente nel giardino.

Foto: Lamberto Rubino.