Heidelberg Materials partecipa idealmente alla Milano Design Week 2025 presentando ai progettisti i.design Mosaico, una soluzione innovativa per pavimentazioni architettoniche che unisce qualità estetica, sostenibilità e prestazioni elevate.
Heidelberg Materials presenta i.design Mosaico, una soluzione innovativa nel campo delle pavimentazioni architettoniche; conosciuto anche come calcestruzzo architettonico, o “sasso lavato”, questo materiale è progettato per coniugare solidità e resistenza del conglomerato cementizio con un elevato valore estetico e molteplici possibilità di personalizzazione, offrendo ai progettisti uno strumento versatile per applicazioni interne ed esterne.
Libertà progettuale
La forza di i.design Mosaico è la sua capacità di adattarsi con flessibilità alla visione del progettista. Il conglomerato cementizio offre ampie possibilità di personalizzazione, offrendo un’ampia gamma di aggregati (per tipologia e provenienza), granulometrie, texture superficiali e colorazioni. Questo permette agli utilizzatori di creare soluzioni uniche, sia in nuovi interventi, sia in progetti di riqualificazione, grazie alla capacità del prodotto di integrarsi e dialogare con il contesto in cui è inserito – mantenendo l’aspetto naturale della ghiaia selezionata – o, al contrario, di definire spazi dal carattere deciso. La versatilità del prodotto si estende anche alla possibilità di applicare trattamenti superficiali specifici, essenziali per raggiungere l’effetto estetico desiderato o valorizzarne la componente materica.
Performance tecniche
Progettato per garantire prestazioni durevoli e affidabili nel tempo, i.design Mosaico è un prodotto formulato per resistere a condizioni ambientali di moderata aggressività (ad esempio esposte a carbonatazione). La sua miscela può integrare fibre anti-fessurative, selezionate in base alla specifica applicazione e destinazione d’uso, migliorando il comportamento strutturale e riducendo la necessità di giunti.
La conformità alle normative UNI EN 206 (Calcestruzzo: specifiche, prestazione, produzione conformità) e UNI EN 13670 (Esecuzione di strutture di calcestruzzo) attesta l’omogeneità, la riproducibilità e la costanza delle prestazioni del materiale (fresco e indurito) assicurando i prerequisiti fondamentali per la garanzia di qualità nel progetto.
Caratteristiche distintive
Le caratteristiche distintive per un progetto di qualità legate all’uso dei conglomerati i.design Mosaico sono:
– Manutenzione ridotta: La finitura con ghiaia a vista, ottenuta con inerti lapidei naturali, sviluppa nel tempo una patina che ne preserva l’aspetto, minimizzando gli interventi manutentivi;
– Durabilità maggiore: L’impiego opzionale di fibre e la formulazione a bassa porosità conferiscono ottima resistenza ai cicli di gelo/disgelo e agli agenti atmosferici, assicurando una lunga vita utile al prodotto e all’opera in cui è installato;
– Maggior attenzione ai componenti: i.design Mosaico si distingue per l’attenzione ai componenti: è infatti privo di idrocarburi e materiali bituminosi, privilegiando materiali naturali e spesso vicini alla zona di lavoro. La possibilità di scegliere colorazioni chiare contribuisce all’effetto albedo, mitigando l’isola di calore urbana. Inoltre, può essere arricchito con TX Active, il principio fotocatalitico che conferisce alla pavimentazione proprietà “mangia smog”, contribuendo attivamente al miglioramento della qualità dell’aria. Per una gestione sostenibile delle acque meteoriche, i.design Mosaico può essere combinato con la soluzione i.idro DRAIN, realizzando superfici drenanti di pregio estetico.
– Sicurezza: La texture superficiale garantisce proprietà antisdrucciolo, rendendolo ideale per aree pedonali ad alta frequentazione come parchi pubblici, percorsi scolastici, marciapiedi e piazze.
La validità di i.design Mosaico è testimoniata da realizzazioni significative: nel Parco della Biblioteca degli Alberi a Milano, è stato scelto per i percorsi pedonali, offrendo una soluzione che integra eleganza estetica, stabilità, sicurezza, resistenza e facilità di posa; analogamente, è stato impiegato per migliorare l’accessibilità dei percorsi esterni nel parco di Villa Spada a Bologna e nell’area dell’ex Biblioteca De Meis a Chieti, dimostrando la sua efficacia in contesti diversi per scala e funzione.