VEGETAL JOINTS | Requalification, redesign and expansion of a historical cemetery
The intervention consists of a series of transformations of pedestrian grounds and current permeable surfaces with the aim of generating a new system of paths and specialized uses in safe conditions and in the absence of any type of architectural barrier.

Photo: Tomas Ghisellini.

The creation of new continuous and perfectly flat paved surfaces, for the exclusive use of pedestrians, as well as the formation of new planted green areas, allow the definition of a new continuous ground that is safe and suitable for free access to cemetery appurtenances even by people with different abilities or in a wheelchair.
Particular attention is paid to choices aimed at creating a new artificial and high-quality urban “landscape”, a place where memory finds a scenario emotionally suited to its representation, a space in which to deposit collective feelings with dignity.

Photo: Tomas Ghisellini.

The architectural project, minimal and delicate, pays particular attention to the choice of materials and plant accessories, in the creation of a contemporary visual scenario but at the same time in balance with local environmental and construction traditions.
A system of green infiltrations, similar to “vegetal joints”, inserted wherever possible according to a mosaic scheme, draws a particle cloud of new vegetal presences with the aim of increasing the environmental, atmospheric and visual quality of the worship space, now completely mineralized and without any vegetation intervention.

Plan.

Filtering paths in light grit alternate with dirt paths and cubed porphyry fields. The latter are chosen from waste materials, to create vibrant and “tactile” surfaces for which the elements are all of different shapes and sizes; regularity and perfection here give way to defects, imprecision, scars as a metaphor for every human existence.

Photo: Tomas Ghisellini.

The new underground family tombs are designed in the appearance of large petrified beds, covered with natural travertine with warm colors and soft surfaces. The tombs are as if they were lying on the ground, almost simply placed on the surface of this large garden in which colors and scents now reign.
Cypresses and cherry trees complete the landscape of memory and meditation, giving the places a soft character and a “consoling” vocation for the living, so to speak.

Photo: Tomas Ghisellini.

GIUNTURE VEGETALI | Riqualificazione, riprogettazione e ampliamento del cimitero storico di Pieve Fissiraga (Lodi)
L’intervento consiste in una serie di trasformazioni dei suoli pedonali e delle attuali superfici permeabili nella volontà di generare un nuovo sistema di sentieri e usi specializzati in condizioni di sicurezza e in assenza di qualsiasi tipo di barriera architettonica.

Photo: Tomas Ghisellini.

La realizzazione di nuove superfici pavimentate continue e perfettamente piane, ad uso esclusivo dei pedoni, così come la formazione di nuove aree verdi piantumate, consentono la definizione di un nuovo suolo continuo sicuro e idoneo al libero accesso alle pertinenze cimiteriali anche da parte delle persone con diversa abilità o su sedia a ruote.
Particolare attenzione è riservata alle scelte orientate alla creazione di un nuovo “paesaggio” urbano artificiale di qualità, un luogo ove la memoria trovi uno scenario emotivamente consono alla propria rappresentazione, uno spazio in cui depositare con dignità il sentimento collettivo.

Photo: Tomas Ghisellini.

Il progetto architettonico, minimale e delicato, presta particolare attenzione alla scelta dei corredi materici e degli accessori impiantistici, nella creazione di uno scenario visivo contemporaneo ma al contempo in equilibrio con le tradizioni ambientali e costruttive locali.
Un sistema di infiltrazioni verdi, simili a “giunti vegetali”, inserite ovunque possibile secondo uno schema a mosaico, disegna una nuvola particellare di nuove presenze vegetali con l’obiettivo di aumentare la qualità ambientale, atmosferica e visiva dello spazio di culto, ormai completamente mineralizzato e senza alcun intervento di vegetazione.

Photo: Tomas Ghisellini.

Sentieri filtranti in graniglia chiara si alternano a percorsi in terra battuta e campi di porfido a cubetti. Questi ultimi sono scelti tra materiali di scarto, per costituire superfici vibranti e “tattili” per le quali gli elementi sono tutti di forme e dimensioni diverse; la regolarità e la perfezione lasciano qui il posto al difetto, all’imprecisione, alla cicatrice come metafora di ogni esistenza umana.

Photo: Tomas Ghisellini.

Le nuove tombe familiari sotterranee sono progettate nelle sembianze di grandi letti pietrificati, ricoperti di travertino naturale dai colori caldi e dalle superfici morbide. Le tombe sono come adagiate a terra, quasi semplicemente posate sul piano di questo grande giardino in cui ora regnano colori e profumi.
Cipressi e ciliegi completano il paesaggio della memoria e della meditazione, conferendo ai luoghi un carattere soffice ed una vocazione per così dire “consolatoria” dei vivi.

Photo: Tomas Ghisellini.