Presso il Palazzo Reale di Milano è in corso una grande rassegna dedicata al movimento artistico del Realismo magico, attivo soprattutto in Italia nel periodo tra le due guerre, anche se il termine Magischer Realismus fu coniato dal critico Franz Roh, nel 1925, per descrivere le opere dei pittori appartenenti alla corrente della Neue Sachlickheit (Nuova oggettività).

Felice Casorati, Cynthia, 1925, olio su tavola. Collezione privata ©Felice Casorati by SIAE 2021.

L’esposizione – promossa e prodotta dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE – presenta al pubblico il fenomeno del Realismo magico, a distanza di trent’anni dall’ultima mostra milanese sul tema, attraverso oltre ottanta opere d’arte, veri e propri capolavori realizzati dai maggiori esponenti del movimento, tra cui Mario Broglio, Carlo Carrà, Cagnaccio di San Pietro, Felice Casorati, Antonio Donghi, Achille Funi, Ubaldo Oppi, Gino Severini, Mario Sironi e altri.

Ubaldo Oppi, Ritratto della moglie sullo sfondo di Venezia, 1921. Olio su tela, Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Collezione privata.

Curata da Gabriella Belli e Valerio Terraroli, la mostra Realismo Magico. Uno stile italiano si prefigge l’obiettivo di ricostruire cronologicamente e filologicamente questa affascinante e articolata corrente artistica italiana, che propone una nuova e diversa modalità espressiva. Il Realismo magico, lasciate da parte le tensioni portate dal futurismo e dall’espressionismo, prende lo spunto, essenzialmente, dalla tradizione figurativa della classicità rinascimentale italiana del Trecento e del Quattrocento.

Mario Broglio, Il romanzo. Olio su tavola, collezione privata.

In circa quindici anni di esistenza, tra il 1920 e il 1935 gli artisti della corrente del Realismo magico realizzano dipinti che propongono una “realtà magica”, talmente realistica da rivelarsi ineluttabilmente algida e inquietante, popolata da personaggi e oggetti sospesi nel tempo, inseriti in un “mondo” fantastico di classicità assorta.

Carlo Carrà, Le figlie di Loth, 1919. Olio su tela, Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Collezione VAF-Stiftung ©Carlo Carrà by SIAE 2021.

Rispetto al Novecento, ai Valori plastici e alla Metafisica, altre correnti italiane del periodo, il movimento del Realismo magico, pur presentando alcuni aspetti comuni, come per esempio l’antimodernismo, è caratterizzato da una sostanziale indipendenza determinata innanzitutto dalla presenza di differenti poetiche artistiche.

Cagnaccio di San Pietro, Donna allo specchio, 1927. Olio su tavola, Collezione della Fondazione Cariverona (Archivio fotografico della Fondazione Cariverona).

La mostra vuole anche rendere omaggio a uno dei protagonisti della cultura milanese, il gallerista Emilio Bertonati, presentando, per la prima volta, in pubblico la sua vasta collezione d’arte dedicata ai pittori del Realismo magico.
Accompagna l’esposizione il catalogo di 240 pagine, con 160 illustrazioni, edito da 24 ORE Cultura.

Antonio Donghi, Donna al caffè, 1931. Olio su tela, Venezia, Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna (Archivio fotografico Fondazione Musei Civici, Venezia) ©Antonio Donghi by SIAE 2021.