Il 29 agosto aprirà i battenti, a Venezia, presso il Padiglione Centrale dei Giardini della Biennale, l’esposizione Le muse inquiete. La Biennale di fronte alla storia.
Realizzata dall’ASAC – Archivio Storico delle Arti Contemporanee dell’istituzione veneziana, nella ricorrenza dei 125 anni dalla sua fondazione, la mostra è curata per la prima volta da tutti i direttori dei sei settori artistici della Biennale: Cecilia Alemani (Arte), Alberto Barbera (Cinema), Marie Chouinard (Danza), Ivan Fedele (Musica), Antonio Latella (Teatro), Hashim Sarkis (Architettura).

Aldo Rossi, Portale d’ingresso alla Mostra di Architettura della Biennale di Venezia, 1980.
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Dalle fonti uniche dell’ASAC e di altri archivi nazionali e internazionali, i sei direttori hanno selezionato per la rassegna di Venezia “testimonianze, filmati rari e opere e costruito percorsi di ricerca che si soffermano su quei momenti in cui il passato della Biennale si è intersecato agli eventi della storia globale, manifestando e generando fratture istituzionali, crisi politiche ed etiche, ma anche nuovi idiomi creativi”.

Renato Guttuso, bozzetto di scena, Atto Secondo, Quadro primo per “Lady Macbeth of Minsk”, 1947. Fondo Artistico.
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Il percorso espositivo de Le muse inquiete. La Biennale di fronte alla storia verrà sviluppato attraverso sei sale, corrispondenti ad altrettanti capitoli storici: Anni del Fascismo 1928-1945; La guerra fredda – i nuovi ordini mondiali 1948-1964; Il ’68; Le Biennali di Carlo Ripa di Meana 1974-78; Il Postmoderno e la prima Biennale di Architettura; Anni ’90 e inizio globalizzazione.

La Strada Novissima, allestimento interno, Prima Mostra Internazionale di Architettura: La Presenza del Passato, 1980. Fotografia: ASAC.
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Oltre ai materiali dell’Archivio storico della Biennale e dell’Istituto Luce-Cinecittà e Rai Teche, sono stati consultati e utilizzati anche i documenti degli archivi della Galleria Nazionale Arte Moderna di Roma, Fondazione Modena Arti Visive, Archivio Ugo Mulas, Aamod-Fondazione archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, Archivio Cameraphoto Arte Venezia, IVESER Istituto Veneziano per la Storia della Resistenza e della società contemporanea, Peggy Guggenheim Collection, Fondazione Ugo e Olga Levi, Centro Sperimentale di Cinematografia Roma, Tate Modern London.

Manifesto “Per una cultura democratica e antifascista”, La Biennale, 1974.
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