A partire dal 22 settembre 2024, la Fondation Beyeler di Riehen (Basilea, Svizzera) presenta un’ampia retrospettiva dedicata all’opera di Henri Matisse (1869–1954), uno dei più grandi esponenti dell’arte moderna. Composta da circa 80 opere, tra dipinti, sculture e collage, provenienti dai principali musei europei e americani e da collezioni private, l’esposizione offrirà un’importante panoramica dell’evoluzione creativa dell’artista francese, mettendo in luce la sua prorompente poliedricità.
Curata da Raphaël Bouvier, la rassegna antologica trae ispirazione dalla poesia Invito al viaggio di Charles Baudelaire, scritta nel 1857, una ricorrente fonte di ispirazione per Matisse. I temi centrali del poema – lusso, calma e voluttà – sono infatti elementi chiave anche nell’opera del pittore, che ha spesso espresso nei suoi dipinti un senso di armonia, serenità e piacere estetico, rappresentando visivamente il mondo ideale immaginato da Baudelaire. La mostra vuole dunque non solo esplorare la produzione artistica di Matisse, ma anche sottolineare l’importanza del “viaggio” come tema centrale nella sua vita e nel suo percorso creativo.
Henri Matisse, Grand nu couché (Nu rose), 1935. Huile sur toile, 6.4 x 93.3 cm, The Baltimore Museum of Art, The Cone Collection, fondée par le Dr Claribel Cone et Etta Cone, Baltimore, Maryland, 1950 ©Succession H. Matisse / 2024, ProLitteris, Zurich. Photo: Mitro Hood.
Il viaggio nell’universo creativo di Matisse comincia dalle sue prime opere, realizzate intorno al 1900, periodo in cui l’artista stava cercando la propria identità stilistica. Si prosegue con i dipinti, per molti versi rivoluzionari, del periodo Fauve, quando Matisse, insieme ad artisti come André Derain, abbandona il realismo per sperimentare liberamente con palette di colori audaci e forme semplificate. Opere come Luxe, calme et volupté (Lusso, calma e voluttà, 1904) rappresentano perfettamente questo approccio, con il colore utilizzato in modo indipendente dalla realtà oggettiva, come uno strumento per evocare emozioni.
Gli anni ’10 vedono Matisse forzare i confini della rappresentazione figurativa con soluzioni compositive e cromatiche innovative. Durante gli anni successivi, il “periodo di Nizza” è caratterizzato da interni luminosi e sensuali, dove il colore diventa sempre più essenziale e decorativo. Tra le opere esposte, capolavori come La fenêtre ouverte, Collioure (Finestra aperta, Collioure, 1905) e Le Rêve (Il sogno, 1935) incarnano perfettamente l’equilibrio tra forma e colore che caratterizza i dipinti di Matisse in questo periodo.
Henri Matisse, Intérieur au rideau égyptien, 1948. Huile sur toile, 116.2 x 89.2 cm, The Phillips Collection, Washington, D.C., achat, 1950 ©Succession H. Matisse / 2024, ProLitteris, Zurich. Photo: The Phillips Collection, Washington, D.C.
Il percorso espositivo della mostra culmina nelle celebri opere a ritaglio degli ultimi anni della vita di Matisse. Costretto a letto dalla malattia, negli anni ’40 e ’50 l’artista si dedicò alla tecnica del “papier découpé”, ritagliando forme dai colori brillanti ed essenziali che poi disponeva con maestria su grandi fogli di carta. Questi collage rappresentano una sintesi perfetta tra pittura, scultura e disegno, un trionfo di libertà creativa e sperimentazione. Tra queste opere, Nu bleu I (Nudo blu I, 1952) è molto probabilmente una delle sue composizioni più rivoluzionarie, in cui la figura umana viene ridotta a una serie di eleganti silhouette, incarnando la ricerca di Matisse di una bellezza pura e assoluta.
Capolavori come La Desserte (La tavola imbandita, 1897), Le Luxe I (Lusso I, 1907) e Grand nu couché [Nu rose] (Grande nudo sdraiato [Nudo rosa], 1935) segnano tappe fondamentali del percorso artistico di Matisse. La retrospettiva offrirà l’occasione di ammirare queste opere raramente esposte al pubblico, insieme a una selezione di importanti sculture, mettendo in luce il contributo innovativo dell’artista anche in questo ambito.
Henri Matisse, Nu bleu I, 1952. Papiers découpés peints à la gouache sur papier sur toile, 106.3 x 78 cm, Fondation Beyeler, Riehen/Bâle, Collection Beyeler ©Succession H. Matisse / 2024, ProLitteris, Zurich. Photo: Robert Bayer.
Proseguendo una tradizione di grandi mostre, la Fondation Beyeler ha già dedicato ampie retrospettive a figure centrali dell’arte moderna come Paul Gauguin (2015), Claude Monet (2017) e Pablo Picasso (2019). L’esposizione dedicata a Matisse rappresenta un’opportunità unica per immergersi nell’universo di un maestro che ha rivoluzionato l’arte del XX secolo, influenzando generazioni di artisti e continuando a ispirare ancora oggi.