Nella cornice delle sale dell’appartamento del Doge di Palazzo Ducale di Genova sta per essere inaugurata una grande rassegna d’arte, composta da circa cento opere, dedicata alla pittura metafisica del maestro Giorgio de Chirico.

Giorgio de Chirico, Il figliuol prodigo, 1975, olio su tela, cm. 100 x 70, Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, Roma, inv. 306 ©Giuseppe Schiavinotto, Roma ©Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, Roma, by SIAE 2019.

L’esposizione Giorgio de Chirico. Il volto della Metafisica prende come spunto la decisione presa nel 1919 dal Pictor Optimus di seguire, dopo il periodo dalla pittura metafisica (1910-18), una direzione artistica a favore di stili e tecniche ispirati al Classicismo. La curatrice della rassegna, Victoria Noel-Johnson, propone una revisione critica di tale tesi “temporale” a favore di un’altra, impostata sulla continuità dell’impronta metafisica, “laddove l’intero corpus dechirichiano – nonostante le variazioni di stile, tecnica, soggetto, composizione e tonalità di colore – è da considerarsi metafisico”.

Giorgio de Chirico, Interno metafisico con officina, 1969, olio su tela, cm. 64,5 x 53,5, Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, Roma, inv. 276 ©Giuseppe Schiavinotto, Roma, ©Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, Roma, by SIAE 2019.

Il percorso espositivo della mostra genovese segue i numerosi temi pittorici esplorati dal maestro nel corso della sua carriera, tra i quali quelli del viaggio e del ritorno, degli esterni e degli interni metafisici, delle figure, della natura metafisica e dell’incontro tra la metafisica e la tradizione.

Giorgio de Chirico, Piazza d’Italia con piedistallo vuoto, 1955, olio su tela, cm. 55 x 35,5, Collezione Roberto Casamonti, Firenze (courtesy Tornabuoni Arte, Firenze) ©Collezione Roberto Casamonti, Firenze (courtesy Tornabuoni Arte, Firenze) ©Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, Roma, by SIAE 2019.

La rassegna è prodotta e organizzata da ViDi, in collaborazione con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico.
Le circa cento opere esposte provengono da importanti istituzioni e musei, come la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico (Roma), la Galleria Nazionale d’Arte Moderna (Roma), il MART (Rovereto), la Galleria d’Arte Moderna (Palazzo Pitti, Firenze), la Fondazione Museo Alberto Sordi (Roma), il Museo Bilotti (Roma), la Casa-museo Boschi Di Stefano (Milano), il Museo Luigi Bellini (Firenze), il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi (Belluno), nonché da alcune collezioni private.