È in corso, presso il Design Museum di Londra, l’esposizione intitolata David Adjaye: Making Memory dedicata ad alcune recenti opere dell’architetto britannico ghanese, Sir David Adjaye OBE, che ha per tema il ruolo dei monumenti e dei memoriali nella società contemporanea.

Smithsonian National Museum of African American History and Culture, credit: Brad Feinknopf.

I sette lavori esposti – Gwangju River Reading Room in Corea del Sud; Smithsonian National Museum of African American History and Culture a Washington D.C., USA; UK Holocaust Memorial and Learning Centre a Londra; Sclera Pavilion a Londra; National Cathedral of Ghana ad Accra; Mass Extinction Memorial Observatory (MEMO) sull’Isola di Portland, nel Canale della Manica; Coretta Scott King and Martin Luther King Jr. Memorial a Boston, USA –, di cui alcuni ancora in fase di progettazione, corrispondono, secondo Adjaye, a una precisa e mutata, rispetto al passato, idea di monumento, più consona al XXI secolo.

Gwangju River Reading Room, credit: Kyungsub Shin.

Dunque, non più una testimonianza statica, celebrativa e un po’ banale, ma, bensì, nuovi spazi dinamici con le loro complessità volte a uno scopo più ampio. Le architetture che “fanno memoria” (Making Memory) partecipando attivamente alla sua costruzione, come un dispositivo narrativo “vivo” in costante aggiornamento.

National Cathedral of Ghana, credit: Adjaye Associates.

Il percorso espositivo della mostra si apre con un’indagine visiva di monumenti e memoriali, a partire dall’Acropoli di Atene, attraverso molti luoghi e culture fino ad alcuni esempi contemporanei. I sette progetti di David Adjaye sono collocati ognuno in una sala appositamente dedicata, allestita e coadiuvata da video interviste e numerosi apparati iconografici.

Smithsonian National Museum of African American History and Culture. Credit: Ed Reeve.