Presso il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, nella Galleria KME, è attualmente in corso, fino al 26 maggio, l’esposizione AALTO – Aino Alvar Elissa. La dimensione umana del progetto, realizzata in collaborazione con l’Alvar Aalto Foundation e la Paimio Sanatorium Foundation, con il patrocinio dell’Ambasciata di Finlandia. La mostra, curata da Space Caviar (Joseph Grima, Sofia Pia Belenky, Lorenzo Bondavalli, Nils Öh, Barbara Doroszuk, Elena Zannetou), prende spunto dall’affermazione scritta nel 1958 da Aalto: “La vera architettura esiste solo quando pone al centro l’essere umano”.
Si tratta di un pensiero architettonico importante, che testimonia come gli Aalto – Alvar Aalto, insieme alle sue due compagne di vita e di lavoro, entrambe architette, Aino Marsio ed Elsa Mäkiniemi (cambierà nome in Elissa dopo il matrimonio) –abbiano progettato edifici, piani urbanistici e oggetti di design incentrati sulle esigenze di chi li avrebbe vissuti, abitandoli e utilizzandoli, in grande armonia con la natura circostante. È un concetto di architettura nuovo che, poi, avrebbe lasciato un segno indelebile in Europa e nel mondo.

Casa sperimentale a Muuratsalo, Finlandia, 1952-54. Alvar Aalto nel patio. Foto di Heikki Havas, The Alvar Aalto Foundation.

La rassegna dedicata alla progettualità degli Aalto presenta 11 progetti dello Studio che documentano oltre cinquant’anni di produzione ed evidenziano il loro costante impegno nel porre l’esperienza umana al centro delle pratiche architettoniche e di design. Questo principio guida collega opere di varie scale, dai circoli operai ai municipi, dalle abitazioni unifamiliari a complessi residenziali. Gli Aalto esprimono una visione unica del Movimento Moderno, integrando una progettazione armonizzata con un profondo impegno per il benessere individuale e una relazione simbiotica con la natura.

Aino and Alvar Aalto. Foto di Herbert Matter, Courtesy of the Department of Special Collections, Stanford University Libraries.

Fanno parte delle 11 opere presentate: la Casa del popolo di Jyväskylä, in Finlandia (1924-25), primo edificio pubblico di rilievo progettato dallo Studio Aalto; la Biblioteca civica di Viipuri, in Russia, ma al tempo della costruzione (1927-35) ancora compresa nel territorio finlandese; il Sanatorio di Paimio, in Finlandia (1929-33), edificio concepito come uno strumento medico in grado di contribuire alla guarigione dei pazienti e che consacrerà lo Studio alla fama internazionale; l’insediamento industriale di Sunila, quartiere della città portuale di Kotka, in Finlandia, di cui disegnarono in diversi momenti, dal 1936 al 1954, il piano generale, una cartiera e alloggi per i lavoratori.
Altri progetti inclusi nella mostra sono la Villa Mairea a Noormarkku, Finlandia (1937-39), uno degli edifici simbolo dell’architettura del Novecento, rappresentato anche da una ricostruzione in scala 1:1 dell’iconica piscina “a forma di rene”; i dormitori del MIT a Cambridge, Massachusetts, USA (1947-49), capaci di accogliere oltre 350 studenti in 43 stanze di forme differenti; il Centro civico di Säynätsalo, Finlandia (1949-52), architettura aperta alla cittadinanza con i suoi ambienti a misura d’uomo; l’Istituto nazionale della previdenza sociale di Helsinki (1948-57), un complesso di diversi volumi connessi sia in superficie che nel sottosuolo; la Casa sperimentale sull’isola di Muuratsalo in Finlandia (1952-54), residenza estiva i cui prospetti sono il risultato della composizione di diverse tipologie di mattoni e ceramiche; la Biblioteca dell’Abbazia di Mount Angel a St. Benedict, in Oregon, USA (1964-70), adagiata sul pendio della montagna e il cui progetto fu modificato per salvare due maestosi alberi d’abete; infine, la Chiesa e il centro parrocchiale di Riola di Vergato, in Italia (1966-80), un progetto dalla storia complessa, realizzato dopo la morte di Aalto, che testimonia il suo legame speciale con l’Italia.

Sanatorio di Paimio, Finlandia, 1929-33. Vista della terrazza. Foto di Gustaf Welin, 1933, The Alvar Aalto Foundation.

La mostra presenta anche cinque approfondimenti che esplorano diversi aspetti del lavoro dello Studio Aalto oltre all’architettura, come il lavoro con il vetro, i tessuti, le luci, l’arredamento per bambini e la azienda di design Artek, ideata dagli Aalto per sfruttare le ampie potenzialità della produzione di massa nel settore dell’arredamento.

Paimio Chair (A41), 1932. Foto di Maija Holma, The Alvar Aalto Foundation.

Accompagnano l’esposizione altri apparati, come un percorso accessibile, con modelli tattili e disegni in rilievo, nato dalla coprogettazione con persone sorde e con disabilità visiva e parte del progetto di accessibilità MAXXIperTUTTI (finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU, nell’ambito del bando del Ministero della Cultura “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi”); il progetto FPO (For Position Only) di Ramak Fazel, che esplora attraverso la macchina fotografica le architetture degli Aalto e il loro impatto sulla vita attuale delle comunità; il videogioco Hide and Seek in Architecture, realizzato dallo studio Space Caviar, un’esperienza immersiva che invita il giocatore a nascondersi nella Casa Sperimentale a Muuratsalo;

Paimio Chair (A41), 1932. Foto di Maija Holma, The Alvar Aalto Foundation.

In qualità di sponsor tecnico della mostra AALTO – Aino Alvar Elissa. La dimensione umana del progetto, Terreal Italia, azienda di riferimento nella produzione di terracotta per l’architettura, ha fornito i suoi mattoni a pasta molle in diverse tipologie, finiture e colorazioni, utilizzati per l’allestimento. Terreal Italia fornisce così il suo sostegno alla cultura architettonica e dimostra la vicinanza a luoghi e protagonisti dell’architettura contemporanea realizzandone idee e visioni in laterizio, come nella recente realizzazione del progetto dell’allestimento del Padiglione del Brasile (qui), vincitore del Leone d’Oro alla 18. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia.

Vista della mostra. Foto: ©Terreal Italia. 

Infine, desideriamo ricordarvi che nel 2021 il Ministero dell’Istruzione e della Cultura del governo finlandese ha presentato la richiesta ufficiale affinché 13 opere di architettura progettate dallo studio Aalto siano incluse nella lista provvisoria del patrimonio mondiale dell’UNESCO (Tentative list of UNESCO’s World Heritage List). Per ulteriori dettagli, consultate l’articolo pubblicato su weArch, che contiene maggiori informazioni sulle 13 opere selezionate.