Il proliferare di cantieri ha fatto sì che la città di Palermo abbia subìto un cambiamento temporaneo e diffuso del proprio paesaggio urbano.

Foto: Nanni Culotta.

Gli edifici, qualunque forma e materia abbiano, vengono coperti da grandi teli come  fossero tante installazioni di Christo.

Foto: Nanni Culotta.

Le strade si trasformano in grandi scenografie contemporanee, svuotate, minimali. I teli ondeggiano, silenziosi; la luce risplende su di essi.

Foto: Nanni Culotta.

Uno smarrimento dell’idea di città che rappresenta al meglio la società contemporanea e il momento che essa vive.

Foto: Nanni Culotta.

Lo spazio si allarga, le ombre si fanno rarefatte. Il tempo si ferma. I confini perdono identità.

Foto: Nanni Culotta.

Tubi, giunti e teli si accostano a cupole barocche, ad anonimi condomini, a rami e foglie. Ad auto e immondizia.

Foto: Nanni Culotta.

Lo spazio è svuotato, lasciando dentro gli occhi la possibilità di immaginazione per un mondo nuovo.

Foto: Nanni Culotta.

Cosa potrebbe esserci dietro quel telo?

Foto: Nanni Culotta.