In un contesto paesaggistico a cavallo tra la parte antropizzata del borgo cittadino da un lato e la folta vegetazione del bosco collinare dall’altro, si insedia il progetto del restauro conservativo di Portello Colmarion, ad Asolo, in Veneto. Il portale, appartenente alla cinta muraria medievale risalente al XIV secolo della città, si posiziona in un’area collinare panoramica a 379 m s.l.m. che permette di dominare la pianura sottostante, consolidando l’accezione che il poeta Giosuè Carducci conferì al borgo: la città dei cento orizzonti. Data la posizione elevata del manufatto, il sito è uno straordinario punto di vista panoramico che si apre sul sistema delle colline asolane di ponente fino ad inquadrare la cima del Monte Grappa.
Foto: ©Emanuele Bressan.
In linea gli con interventi di restauro effettuati sulla cinta muraria negli ultimi decenni, si è prediletto l’abbandono dell’immagine romantica delle mura storiche avvolte dalla vegetazione, a favore di un restauro conservativo che migliorasse la percezione del manufatto storico e la sua relazione con la città.
Pianta del piano terra.
Il portello presenta una struttura muraria composta da parti in mattoni di laterizio, e parti in conci di pietra squadrata in modo piuttosto sommario. A parte il degrado dovuto al tempo ed alla vegetazione non erano presenti particolari segni di cedimento strutturale delle murature. Dopo una devitalizzazione e successiva accurata rimozione della vegetazione parassitaria sono state fatte una serie di indagini sui materiali lapidei, sulle malte originarie e sulla stratigrafia delle tracce di intonaco presenti.
Tavola d’analisi.
Grazie a tali indagini è stato possibile predisporre una sequenza di accurate operazioni di consolidamento, restauro ed integrazione delle lacune più vistose delle murature del manufatto. Lo studio relativo ai materiali ha permesso di identificare che gli inerti originali delle malte erano costituiti da un impasto a base di calce e puddinga: un conglomerato naturale sedimentario, costituito da frammenti tondeggianti cementati con leganti a base di calcare, silice o argilla, originario delle colline asolane.
La stuccatura e stilatura dei giunti con questa speciale malta ha permesso di riconferire l’immagine originale al portello medievale, monumento unico nel suo genere e tratto distintivo del territorio collinare asolano.
Foto: ©Emanuele Bressan.
L’immagine del portello è stata ulteriormente valorizzata con l’installazione di un impianto di illuminazione artificiale. Il progetto ha previsto inoltre il rifacimento della pavimentazione in ciottoli di fiume al di sotto del portello, con la ridefinizione dei flussi pedonali e ciclabili mediante inserimento di una scalinata sul lato nord-est del manufatto e di un sistema di parapetti a protezione dei percorsi pedonali connotati da forti pendenze.
Foto: ©Emanuele Bressan.
Conservative Restoration Portello Colmarion, Asolo, Treviso, Italy
The project for the conservative restoration of Portello Colmarion, in Asolo, in the Veneto region, takes place in a landscape context straddling the anthropized part of the city village on one side and the thick vegetation of the hilly forest on the other. The portal, belonging to the medieval walls dating back to the fourteenth century of the city, is positioned in a panoramic hilly area at 379m above sea level which allows you to dominate the plain below, consolidating the meaning that the poet Giosuè Carducci gave to the village: the city of a hundred horizons. Due to the elevated position of the gate, the site has an extraordinary panoramic point of view facing the system of western of Asolo hills and the top of Monte Grappa.
Foto: ©Emanuele Bressan.
In line with the restoration interventions carried out on the walls in recent decades, it was preferred to abandon the romantic image of the historic walls surrounded by vegetation, in favor of a conservative restoration that would improve the perception of the historic building and its relationship with the city.
Foto: ©Emanuele Bressan.
The door has a masonry structure made up of parts in bricks and parts in stone ashlars roughly squared. Apart from the degradation due to time and vegetation, there were no particular signs of structural failure of the walls. After a devitalization and subsequent careful removal of the parasitic vegetation, a series of investigations were carried out on the stone materials, on the original mortars and on the stratigraphy of the traces of plaster present.
Foto: ©Emanuele Bressan.
Thanks to these investigations it was possible to prepare a sequence of accurate operations of consolidation, restoration and integration of the most conspicuous gaps in the masonry of the building. The study relating to the materials made it possible to identify that the original aggregates of the mortars consisted of a mixture based on lime and puddingstone: a natural sedimentary conglomerate typical of Asolo hills and made up of rounded fragments cemented with limestone, silica or clay-based binders. The grouting and pointing of the joints with this special mortar has allowed to give the original image back to the medieval gate, a unique monument of its kind and a distinctive feature of Asolo hilly area.
Foto: ©Emanuele Bressan.
The image of the gate was further enhanced with the installation of an artificial lighting system. The project also included the resurfacing of the river pebble pavement below the portal, with the redefinition of pedestrian and cycle paths by inserting a staircase on the north-east side of the building and a system of parapets to protect the pedestrian paths characterized by steep slopes.
Foto: ©Emanuele Bressan.