Sono state proclamate oggi, nella cinquecentesca sede di Palazzo Foscolo, a Oderzo (Treviso), le opere vincitrici e menzionate della 18esima edizione del “Premio Architettura Città di Oderzo”.
Tra gli 8 progetti segnalati (tra le 79 candidature pervenute), costruiti nel Triveneto, la giuria – formata da Paolo Baratta, presidente, Simona Malvezzi, Martina Salvaneschi, Stefano Gri e Luigi Lucchetta – ha assegnato il riconoscimento principale, il “Premio Architettura Città di Oderzo”, alla BUM – Biblioteca Universitaria Mesano dell’Università di Trento, opera dello studio weber + winterle architetti.

Biblioteca Universitaria Mesano dell’Università di Trento, progetto di weber+winterle architetti. Foto: Davide Perbellini.

Inoltre, sono state attribuite due Menzioni speciali, “Architettura dei luoghi del lavoro” e “Architetture per la comunità”, rispettivamente a “La Fabbrica della fabbrica” a Campodarsego (Padova), di mzc+, Giuseppe Cangialosi e Massimo Moretto, e alla Biblioteca civica di Bressanone (Bolzano), progetto dello studio Carlana, Mezzalira, Pentimalli.

Biblioteca Universitaria Mesano dell’Università di Trento, progetto di weber+winterle architetti. Foto: Davide Perbellini.

Secondo le motivazioni della giuria, l’opera vincitrice, la Biblioteca Universitaria Mesano, “conclude felicemente il contesto degli edifici dell’università e, allo stesso tempo, offre da un interno di qualità architettonica indubbia, squarci di vista e di apertura verso il mondo esterno, quasi una metafora della funzione formativa offerta agli studenti”.

Biblioteca civica di Bressanone (Bolzano), progetto di Carlana, Mezzalira, Pentimalli. Foto: ©Marco Cappelletti.

“Il nostro progetto lavora con il paesaggio e nasce dall’esigenza di ridefinire un borgo e ridare una diversa connotazione a uno spazio in cui interno ed esterno dialogano tra loro. Il progetto offre il paesaggio come un’intuizione da regalare agli studenti che studiano la materia”, hanno, invece, dichiarato Lorenzo Weber e Alberto Winterle, freschi vincitori della 18esima edizione del Premio.

“La Fabbrica della fabbrica”, Campodarsego (Padova), progetto di mzc+, Giuseppe Cangialosi e Massimo Moretto.

I tre studi di progettazione premiati hanno ricevuto in premio, oltre alla targa celebrativa, le opere di tre fotografi urbani, artisti emergenti del territorio del Triveneto: Alberto Sinigallia, Marina Caneve e Simone Santilli.
Come simbolo di riconoscimento della qualità dei progetti realizzati, inoltre, è stata consegnata la targa celebrativa anche agli altri 5 studi di architettura segnalati: Plasma Studio e Ulrike Hell per l’Appropriate Bistro Bergsteiger di Sesto (Bolzano); MoDusArchitects – Sandy Attia e Matteo Scagnol, per l’Abbazia di Novacella a Varna (Bolzano) (pubblicato su weArch, qui); CLINICAURBANA – Matteo Sartori, Valentino Nicola e Riccardo Miotto per il tabià Elisa a Zoldo Alto (Belluno); Rauch Gapp Architekten per il Residence Ofenbaur a Merano (Bolzano); Enrico Dusi / Matteo Ghidoni + Sinergo spa per il casinò Ca’ Noghera di Venezia.

Immagine della premiazione. Foto: De Mayda.