Quarant’anni dopo la nascita del gruppo Memphis, Vitra, l’azienda svizzera (con sede a Weil am Rhein, in Germania) produttrice di mobili e arredamento di design, celebra con una mostra la prorompente fantasia e la verve innovativa portata nel mondo del design internazionale dal celebre collettivo italiano.

The Memphis-Team posing on Masanori bei Umeda Tawaraya, 1981 ©Memphis SRL. Photo: Alberto Bianchi Abrici.

Il gruppo Memphis – il cui nome sembra si ispiri al titolo della canzone di Bob Dylan, Stuck Inside of Mobile with the Memphis Blues Again, ma pare costituisca, al contempo, un omaggio a Memphis, la città natale di Elvis Presley, e a Menfi, la capitale dell’Antico Egitto – nasce ufficialmente l’11 dicembre 1980 a Milano, durante un incontro informale organizzato da Ettore Sottsass con i colleghi Martine Bedin, Aldo Cibic, Michele De Lucchi, Matteo Thun e Marco Zanini.

Michele de Lucchi, Kristall, 1981 ©Vitra Design Museum. Photo: Jürgen Hans.

Si trattava di un gruppo di giovani designer italiani, ai quali in seguito se ne aggiunsero numerosi altri, anche di diverse nazionalità, desiderosi di proporre nuove forme espressive legate al design, più contemporanee e consone al periodo storico, non legate al funzionalismo minimale che propagava il design industriale dell’epoca.
In realtà, Sottsass e De Lucchi avevano come background alcune iniziative promosse dal gruppo milanese Studio Alchimia – fondato, nel 1976, da Alessandro Guerriero e sua sorella Adriana, con la missione dichiarata di “materializzare in essere una cosa inesistente” – per il quale realizzarono dei progetti di design d’avanguardia post-radicale.

Nathalie du Pasquier, Interior, 1982 ©Nathalie du Pasquier.

Anche se l’esperienza del gruppo Memphis si protrasse solo per un periodo molto breve, dal 1981 al 1987, i loro progetti provocarono un impatto rivoluzionario sul mondo del design, liberatorio rispetto al funzionalismo industriale. Numerosi nuovi oggetti di design, caratterizzati da forme, materiali, colori e funzioni innovative, rompevano i tabù del “buon gusto” ed esaltavano apertamente il banale e il quotidiano (il pop), in un perfetto mix di eleganza e kitsch.

George Sowden, Drawing for Interiors 2, 1983, Vitra Design Museum ©George Sowden.

E, difatti, la loro prima collezione, tenutasi a Milano, alla galleria “Arc’74”, nel settembre 1981, ebbe un grandissimo successo internazionale del pubblico e degli addetti dei lavori. Gli oggetti di design esposti presentavano un look completamente nuovo, fatto di colori sgargianti, forme poco funzionali e texture esotiche, “in cui cultura popolare, estetica pubblicitaria e postmodernismo si fondevano in un folle miscuglio”.

Peter Shire, Bel-Air, 1982 ©Vitra Design Museum. Photo: Jürgen Hans.

All’esposizione Memphis: 40 Years of Kitsch and Elegance – la cui durata si protrarrà per quasi un anno, presso la Vitra Design Museum Gallery – sarà possibile ammirare numerosi oggetti, ormai iconici, e disegni e materiali provenienti dagli archivi, che dovrebbero servire a ricordare, a chi già lo conosce, il variegato “mondo” di Memphis e a illustrare, soprattutto alle nuove generazioni, un “fenomeno”, per molti versi insolito, che ha cambiato per sempre il modo di intendere il design.

Shiro Kuramata, Kyoto, 1983 ©Vitra Design Museum. Photo: Jürgen Hans.