È in corso, presso la galleria del Museo Alvar Aalto di Jyväskylä, un’esposizione, intitolata The Cultivated Landscape of Alvar Aalto, che illustra il grande apporto fornito dalla natura, in generale, e dal paesaggio circostante, in particolare, nel processo di progettazione adottato dall’architetto finlandese nel corso della sua proficua carriera professionale.

Sunilan tehtaan asuinalue, Sunila pulp mill housing area (1936-38, 1947), Kotka. Photo Maija Holma, ©Alvar Aalto Foundation.
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Ad avvalorare ulteriormente questa tesi, la mostra riporta le parole dello stesso Aalto, pronunciate nel 1972: “Per quanto riguarda il paesaggio finlandese, sono sempre stato immerso in esso. Quando ho iniziato ad apprezzare l’equilibrio e l’armonia che trasuda, ho iniziato anche a capire come noi umani dovremmo trattare il nostro ambiente naturale”.

Lakeuden Ristin kirkon terassipiha, Cross of the Plains Church, courtyard (1951-60), Seinäjoki. Photo Maija Holma, ©Alvar Aalto Foundation.
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Coprodotta dalla Fondazione Alvar Aalto e dal Museo di Architettura Finlandese, l’esposizione analizza un lato meno conosciuto dell’opera di Aalto e anche se ormai l’affinità tra le sue architetture e la natura si può considerare largamente assimilata, l’analisi di alcuni suoi progetti iconici attraverso il loro rapporto con il paesaggio costituisce per molti versi una piacevole e interessante novità.

Maison Louis Carré, Bazoches-sur-Guyonne (1956-59, 1961-63), France. Photo Heikki Havas, @Alvar Aalto Foundation.
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Alvar Aalto (1898–1976) è da sempre stato interessato a come integrare al meglio le proprie opere nell’ambiente naturale limitrofo cercando di unirle con il paesaggio circostante in un unico grande “insieme” organico.
La mostra offre uno sguardo completo su come le diverse caratteristiche del paesaggio hanno influenzato il processo di progettazione di Aalto, che, comunque, padroneggiava tutti i tipi di progetti del verde, dai piccoli giardini ai piani urbanistici su larga scala e, in particolare, le foreste finlandesi, i giardini giapponesi, islamici e mediterranei, spesso visitati dal vivo.

Kansaneläkelaitos, National Pensions Institute (1953-56), Helsinki. Photo Maija Holma, ©Alvar Aalto Foundation.
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L’esposizione – ideata dal professor emeritus Tom Simons, con la curatela di Teija Isohauta – è composta da tre parti, complementari tra loro, che esaminano: le opere architettoniche più significative di Aalto dal punto di vista paesaggistico; le esperienze e gli esempi che hanno influenzato il suo approccio con il paesaggio e la natura; gli strumenti “verdi” adoperati nella progettazione.

Jyväskylän yliopisto, urheilukenttä, University of Jyväskylä, sports field, Jyväskylä. Photo Maija Holma, ©Alvar Aalto Foundation.
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Durante il periodo estivo e in autunno il Museo organizzerà visite guidate alla mostra, oltre ad alcuni seminari e tour nell’area del campus dell’Università di Jyväskylä, i cui dettagli saranno annunciati a breve sul sito web.

Photo: ©Alvar Aalto Foundation.
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