La pubblicazione “CeA. Concorsi e architettura” è nata in edizione autoprodotta per presentare i concorsi di architettura lombardi.
Infatti, dopo la soppressione del bollettino “AL. Architetti lombardi”, organo della Consulta degli Ordini degli Architetti PPC della Lombardia, sarebbe dispiaciuto a molti che nessuno parlasse più dei concorsi. È, infatti, necessario che tanta fatica, tanti disegni prodotti per offrire idee e soluzioni nei più diversi comuni della regione, siano almeno testimoniati come risultati del lavoro, della fantasia, delle competenze, dell’impegno culturale e disciplinare profusi al servizio delle comunità.
Soprattutto la pubblicazione ha la volontà di ribadire l’importanza che deve essere attribuita all’istituto del concorso, strumento forse unico per consentire una scelta trasparente, ponderata e di qualità dei progetti da realizzare. È opinione della redazione di “CeA” che con i concorsi di architetture le amministrazioni riuscirebbero a realizzare più velocemente i loro programmi edilizi.

Non è dimostrato che il concorso renda più lente le procedure di appalto, poiché se è ben organizzato, se funziona seguendo parametri consolidati e verificati dagli Ordini professionali; se addirittura si affida a qualcuna delle nuove “piattaforme” informatiche che ne permettono una completa e trasparente gestione, diviene uno strumento che consente di scegliere il progetto migliore, di stimolare la creatività, di coinvolgere almeno nella conoscenza delle procedure la cittadinanza; di definire l’obiettivo costruttivo primariamente secondo aspetti di qualità, senza per questo non tenere in considerazione gli aspetti di convenienza e economica e finanziaria.
C’è bisogno di diffondere la “cultura” del concorso presso gli amministratori, i tecnici, gli operatori e presso quei cittadini che hanno a cuore i destini del territorio. C’è bisogno del concorso per consentire a tutti i progettisti, giovani e non, di svolgere la propria professione con quell’entusiasmo che si addice a coloro che determinano le cose pubbliche; senza dover considerare, nell’impegno lavorativo, esclusivamente le tempistiche, le economie, l’attenzione agli aspetti burocratici.

La pubblicazione, nata nel 2015, giunta all’ottavo fascicolo, ha già recensito i progetti premiati in 38 concorsi; vuole, per quanto le è possibile, dar credito e imprimere sulla carta almeno una parte di quella quantità di lavoro e di impegno grafico, che andrebbe perduta e dimenticata a esito concluso di ognuno di questi percorsi progettuali.
Ha come riferimento il sito internet, che si propone come palestra di progetti, opinioni, letture di architettura. Il sito, che già ospita alcune recensioni di libri, di progetti e di eventi, potrà infatti essere arricchito da editoriali e opinioni dei lettori. Riporta e offre in formato .pdf i concorsi presentati nei fascicoli pubblicati.

Concorsiearchitettura vuole ribadire l’obiettivo di dare spazio a un’architettura, anche se solo disegnata, che diviene di “tendenza” per il solo fatto di essere frutto di una competizione e di una selezione. Un’architettura pertanto non teorica, ma concreta e apprezzabile, da cui consegue che il concorso è lo strumento esemplare per realizzare opere costruttive da intendere come bene collettivo.
Si auspica pertanto − nel ricordare che si continua il lavoro di recensione dei progetti vincitori di premi, nei concorsi di idee e di progettazione, banditi nelle dodici province della Lombardia, condotto per numerosi anni sulle pagine del bollettino “AL. Architetti lombardi” − che numerose collaborazioni e attestati giungano dall’esterno al sito web.
“CeA” è stato presentato nel novembre 2016 alla Triennale di Milano, in occasione e come evento di Bookcity; quest’anno, nel 2017, sempre per Bookcity, presso la Fondazione Piero Portaluppi.